Tasse superstar

euro2BERLUSCONI : promette di abolire l’IMU come tassa iniqua, dimenticando che la prima edizione l’ha istituita lui come tassa sulla casa. Era davvero necessaria per recuperare risorse e le proteste furono , tutto sommato limitate.
Oggi la dipinge come il più infame dei balzelli  e promette di abolirla in caso di vittoria. Dimentica che l’IMU, targata MONTI ha concorso a fermarci sull’orlo del baratro della nostra economia disastrata, alla fine del 2011.
Cioè al momento del naufragio del governo di centro destra.

BERSANI: ha gioco facile a ricordargli tutto questo, assieme alle altre promesse di riduzione delle tasse fatte ad ogni vigilia elettorale, negli ultimi vent’anni. Ogni volta con regolare smentita, alla prova dei fatti, perché senza tasse o con un gettito fiscale insufficiente uno Stato non sta in piedi e non rimane in Europa. E allora riecco l’immarcescibile toccasana della patrimoniale, come compensazione. O minaccia.

MONTI: per entrare nei ritmi e nel lessico della campagna elettorale, a lui sconosciuti, tenta a sua volta di ipotizzate una riduzione dell’IMU, riconoscendo due cose: così com’è è eccessiva ed è possibile ridurla, soprattutto per la prima casa e per i ceti più deboli.
Non può dire che, per rispettare gli impegni europei, dovrà comunque inventare qualche altra forma di recupero di risorse, sotto forma di risparmio della spesa corrente o diversa tassazione.

TUTTI E TRE: sono risultati vaghi e poco ispirati di fronte alla richiesta di copertura economica per il buco che si verrebbe a creare. Attendiamo. La campagna elettorale è ancora lunga. Forse hanno in serbo la trovata finale.

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