Votata al Senato la riforma delle quote latte
Si è votato al Senato il decreto legge sulla riforma del sistema delle quote latte che costituisce una sanatoria delle situazioni controverse e complesse verificatesi in questi ultimi 25 anni.
Accanto ai molti punti su quali maggioranza e opposizione si sono scontrati, su uno si sono trovati d’accordo: l’emendamento presentato dal senatore Giacomo Santini che propone criteri vincolanti per un’applicazione della nuova normativa che tenga conto della specificità delle zone di montagna.
L’emendamento interviene sull’articolo 10 bis che tratta dell’assegnazione delle quote latte, esattamente al comma 4, paragrafi b) e c) dove si determinano i criteri di priorità nell’assegnazione stessa. Accanto a determinate zone di pianura e alle zone definite genericamente svantaggiate, il senatore trentino ha fatto inserire in maniera esplicita anche la precisazione “e zone di montagna” che costituisce un aggancio giuridicamente indispensabile per garantire che la legge consideri anche queste zone nelle forme applicative più favorevoli.
Un secondo emendamento che chiedeva l’esclusione totale dal regime delle quote dei giovani imprenditori (tra i 18 e i 40 anni) che operano in montagna, entro il limite produttivo di 200.000 litri annui, è stato trasformato in ordine del giorno, vale a dire in raccomandazione per il Governo.
Soddisfazione per queste soluzioni è stata espressa dai sindacati di categoria, segnatamente quelli che operano in zone di montagna.
Anche questo incentivo contribuirà a creare condizioni più favorevoli di vita e di lavoro, che potrebbero convincere tanti giovani a scegliere di continuare a vivere e lavorare nei loro paesi di origine, scongiurando così il pericolo dell’esodo.